Malta giovani italiani in quarantena

MALTA: GIOVANI ITALIANI IN QUARANTENA

Sale ad almeno 150 il numero dei giovani italiani in quarantena obbligatoria a Malta.

Lo si apprende da fonti diplomatiche, che specificano come siano oltre 60 i positivi fra i ragazzi italiani posti in isolamento dalle autorità sanitarie per essere risultati positivi al test o per essere stati in contatto con i loro compagni.

I positivi al Covid, in qualche caso sono stati solo reattivi al test antigenico, in molti altri presentano sintomi.

I giovani italiani in quarantena, stanno godendo dell’assistenza dei servizi consolari dell’Ambasciata d’Italia a Malta.

 

Nei giorni scorsi infatti, l’Ambasciata, in continuo contatto telefonico con i ragazzi, ha organizzato in collaborazione con le autorità un servizio di trasporto per radunare gli studenti al Corinthia Marina a St. Julian’s, riconvertito in Covid Hotel.

La vicenda ha avuto inizio il 9 Luglio quando 21 studenti italiani giunti a Malta, sono risultati positivi.

Per i ragazzi è iniziata quindi la quarantena e da allora il numero di positivi ha continuato ad aumentare.

Le comitive di teenager giunte a Malta, principalmente per partecipare a scuole estive di inglese, sono ritenute responsabili di almeno 9 focolai individuati sull’isola.

Il 90% dei 252 casi attivi riguarda infatti giovani stranieri entrati nel Paese.

 

La Commissione Europea ha già criticato la scelta di Malta, che da Mercoledì prossimo permetterà l’ingresso nel Paese soltanto alle persone completamente vaccinate da almeno 14 giorni.

Sarà necessario essere in possesso di un certificato Green Pass europeo, britannico o maltese.

Nelle prossime ore sarà pubblicato il testo ufficiale del provvedimento.

Lo ha detto il primo ministro Robert Abela in un’intervista  radiofonica di One Radio, affermando che la decisione fosse «necessaria» per frenare il picco di contagi acceso dall’ingresso dei giovani stranieri non vaccinati.

«Siamo il primo Stato membro dell’Unione Europa a limitare i viaggi delle persone non vaccinate» ha rivendicato Abela secondo quanto riportato dai media maltesi.

«Se saremo criticati? Non rivelo alcun segreto dicendo che siamo già stati criticati,  tuttavia abbiamo avuto il coraggio di prenderla questa decisione, difficile ma cruciale».

«Le nostre decisioni – ha aggiunto il premier – sono sempre prese sulla base delle evidenze scientifiche.

Per questo abbiamo introdotto le nuove misure che comprendono anche la chiusura, sempre da Mercoledì prossimo, di tutte le scuole di lingue, che rappresentano una delle principali ragioni di turismo nell’arcipelago».

Abela ha concluso dicendo che è stata una «decisione necessaria, se vogliamo davvero proteggere la nostra economia».

 

«Siamo stati e continueremo ad essere criticati, ma le vite e la capacità di spesa dei maltesi sono le uniche cose che contano».

Parole dure ma condivisibili quelle del Ministro, che intende preservare la crescita economica e finanziaria dell’isola; senza rendere inutili gli sforzi fatti, fino ad ora, dal popolo maltese.

 

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